L’Ape Musicale di Lorenzo Da Ponte
Tutto ebbe inizio quando Lorenzo Da Ponte, in fuga dai debiti, approdò sulle sponde del Delaware barattando la fama nei teatri di tutta Europa con un’anonima attività di droghiere. Era il 4 giugno 1805.
Tutto ebbe inizio quando Lorenzo Da Ponte, in fuga dai debiti, approdò sulle sponde del Delaware barattando la fama nei teatri di tutta Europa con un’anonima attività di droghiere. Era il 4 giugno 1805.
In un tempo in cui si guarda ai grandi numeri, alle moltitudini, all’auditel, alle manifestazioni oceaniche, pare strano elogiare i pochi.
Spesso mi domando da quando siamo diventati esseri dis-umani.
Chesterton diceva che la dignità dell’artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.
Come per i prodotti tipici, nella globalizzazione si genera per la letteratura coeva una sorta di cortocircuito fra globale e locale, secondo la definizione di glocale di Roland Robertson.
A cento anni dalla fine della Grande Guerra (da scrivere in maiuscolo solo per prassi storica che non per ragioni etiche) mi piace ricordare come venne vissuta in certe comunità paesane nei suoi aspetti più umani.
Svista? Errore di battitura? No, non è Charlie, o forse sì, ma in altro modo.
Centro storico di Piacenza, le luci calme del teatro Municipale sono accese.
Occorre mettersi in viaggio, per imparare a misurare i confini del vagare umano.
La parola giustizia, nel vocabolario, è virtù morale che consiste nel rispettare i diritti altrui e nel riconoscere a ciascuno ciò che gli spetta.
Ci sono luoghi, in Italia, dove l'aura di mite solidità è evidente anche per le più torpide fantasie.
Stayin' alive non è solo un brano di enorme successo.